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La Nave Madre dei Pirati Spaziali era una delle navi ammiraglie dei Pirati Spaziali, usata principalmente da Ridley. Fu distrutta da Samus Aran durante la sua prima missione su Zebes.
Storia[]

La nave madre poco prima dell'attacco alla Federazione Galattica
Mentre Samus svolgeva la sua prima missione su Zebes, la Nave Madre dei Pirati Spaziali, comandata da Ridley, attaccò la nave da guerra VIXIV IV della Federazione Galattica.[1][2] Quando Samus sconfisse Kraid, Ridley ricevette un segnale di soccorso da Zebes e ordinò che la nave facesse rotta verso il pianeta. Il comandante Adam Malkovich, consapevole del fatto che Samus si trovasse su Zebes, ordinò ai suoi uomini di impedire al vascello pirata di ritirarsi e raggiungere il pianeta.[2] La nave madre riuscì comunque a raggiungere Zebes e atterrò a Chozodia non appena la cacciatrice mise piede nel nascondiglio di Ridley.
Raggiunto Tourian, Samus riuscì a distruggere Mother Brain e fuggire nello spazio, ma subì un'imboscata da parte dei Pirati Spaziali: la sua navetta venne abbattuta e, atterrata nuovamente su Zebes, fu costretta a infiltrarsi all'interno della nave madre priva di tuta e armata solamente della sua pistola paralizzante. Dopo aver esplorato le rovine di Chozodia e recuperato la Tuta Energia Leggendaria, Samus affrontò e distrusse il robot Mecha Ridley, attivando involontariamente il meccanismo di autodistruzione del vascello. La cacciatrice riuscì a mettersi in salvo rubando una piccola navetta dei Pirati Spaziali, mentre l'enorme nave madre fu distrutta nell'esplosione.
Note[]
- ↑ Metroid: Volume 2, Capitolo 14
- ↑ 2,0 2,1 Metroid: Volume 2, Capitolo 16